Si prospetta un’estate difficile per Roma a causa del pesante calo del turismo. La città, infatti, è passata da circa 300mila turisti in arrivo ogni giorno ad appena un migliaio (-99,7%). Sebbene CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) abbia rilevato una timida ripresa, con incassi cresciuti nelle ultime settimane del 10% circa, il dato non è ancora sufficiente come segnale di un’autentica ripresa. Gli imprenditori locali, pertanto, hanno bisogno di trovare nuovi clienti per poter compensare le perdite. A tal fine, Marketing01, tra i migliori 30 Google Premier Partner del mondo, ha svolto una ricerca su un panel di 300 imprese del settore turistico della Capitale (Metodo Cawi) per comprendere come abbiano reagito alla crisi post lockdown.
La presenza online degli utenti e il numero delle ricerche effettuate dopo il lockdown sono cresciute mensilmente del 130%, quindi appare evidente come qualsiasi strategia volta ad attrarre un nuovo o più vasto pubblico debba partire dal web. Eppure, dall’indagine emerge che il 75% delle imprese turistiche del centro storico, fatta eccezione per le catene in franchising, non abbia un proprio e-commerce e l’84% non disponga di un piano di marketing per promuovere la propria offerta e attrarre clienti. Un dato sopratutto riferito alle aziende medie e piccole, ma non sono poche quelle più grandi che sottovalutano il web. Tuttavia, il 46% degli intervistati si è detto “consapevole” di dover investire nelle attività online o ha già aumentato gli investimenti. Finora, comunque, il 62% non ha di fatto attività significative di web marketing. Non solo: il 59% delle imprese o non ha un proprio sito Internet o lo ha non aggiornato negli ultimi mesi. Il 41% non lo ha comunque usato per riorganizzare la propria attività dopo il lockdown.
Migliore la situazione sui social network va leggermente meglio: il 69% ha almeno un proprio profilo che aggiorna di tanto in tanto, ma solo il 40% di esse lo aggiorna costantemente e svolge attività promozionali attraverso questi canali. L’analisi di Marketing01 ha infine rilevato una bassa soddisfazione per il tasso di efficacia della comunicazione. Gli imprenditori si sono spesso ritrovati a dover ricoprire il ruolo di web marketing manager senza alcuna preparazione specifica. Il 67% delle campagne online non è adeguata al target di riferimento, o veicola messaggi poco chiari e confusi. Ciò si traduce, di fatto, in un inutile dispendio di soldi ed energie, poiché quelle campagne difficilmente porteranno risultati apprezzabili per l’azienda.
La strada della digitalizzazione è lunga e in salita, anche per il settore turistico. Occorre investire, soprattutto in formazione, in tutti i comparti dell’economia. I prossimi mesi ci diranno se il Paese saprà porre in essere strategie adeguate in tal senso.