Il 28 e 29 settembre si terrà in Campidoglio, presso la Sala della Protomoteca, la III Conferenza nazionale della Famiglia, organizzata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della presidenza del Consiglio dei ministri con il supporto dell’Osservatorio nazionale preposto. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione attiva delle istituzioni di tutti i livelli di governo, delle parti sociali e naturalmente delle organizzazioni rappresentative della società civile, affronterà temi sulla crisi demografica, le politiche fiscali a favore della famiglia, le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Le Giornate costituiranno un’occasione di riflessione, partecipazione, confronto e dibattito sui diversi ambiti che riguardano la famiglia, analizzata in tutte le declinazioni e gli aspetti generazionali. La kermesse si articolerà in due sezioni: una dedicata alle relazioni di inquadramento dei principali assi di discussione, tra cui l’intervento del presidente dell’Istat, Giorgio Alleva e del presidente dell’Inps, Tito Boeri; un’altra interamente dedicata ai gruppi di lavoro coordinati dai membri del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla Famiglia.
La seconda giornata si aprirà, invece, con la sintesi dei risultati del lavoro dei gruppi, seguiti da una tavola rotonda a cui prenderanno parte rappresentanti delle amministrazioni centrali, regionali e locali. La famiglia rappresenta il fondamentale soggetto sul quale poggia e si sviluppa la società, caratterizzandosi per l’impegno responsabile dei suoi componenti, legati da vincoli affettivi e solidaristici, a sviluppare un progetto di vita comune, dove la consapevolezza genitoriale è un elemento che ne esalta le motivazioni. Tra i tanti problemi che convergono nell’ambito della famiglia occorre un piano di lavoro concreto per il welfare e un programma di conciliazione famiglia-lavoro. La combinazione di diversi fattori con le profonde modificazioni culturali e strutturali intervenute nel panorama socio-politico-economico italiano rende necessario un allargamento delle prospettive di analisi. Occorre perciò stare al passo con le diverse necessità nell’intento di comprendere i mutamenti da cui la famiglia è stata interessata negli anni e in cui oggi si trova. Bisogna andare alla ricerca di un nuovo framework concettuale che possa offrire un approccio completo allo studio del fenomeno familiare nell’attuale contesto, in una società in cui si allunga la prospettiva di vita, vi è, per contro, una significativa denatalità, una società in cui il problema del lavoro è ancora una criticità preponderante.