Un confronto sul futuro delle Regioni a Statuto Speciale mentre si avvia a conclusione il percorso parlamentare della nuova riforma costituzionale e l’Italia va verso il referendum. A promuoverlo è la Commissione bicamerale per le Questioni Regionali, guidata dal presidente Gianpiero D’Alia, che per mercoledì 27, nella sala della Regina della Camera dei Deputati (inizio ore 14), ha organizzato un seminario di studio partendo dai risultati dell’indagine conoscitiva appena conclusa dalla Commissione riguardante le problematiche nell’attuazione degli Statuti speciali e il ruolo delle commissioni paritetiche.
Dopo il saluto della vicepresidente della Camera Marina Sereni e la relazione introduttiva del professor Stelio Mangiameli, direttore dell’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie, prenderanno la parola il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri e il Presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri. Al dibattito, che si concluderà con l’intervento del sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa in rappresentanza del governo, saranno presenti i massimi rappresentanti di Regioni e Province autonome, oltre che delle Assemblee Regionali e dei Consigli delle province autonome. E’ prevista la presenza dei governatori Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia), Rosario Crocetta (Sicilia), Francesco Pigliaru (Sardegna) e Augusto Rollandin (Valle d’Aosta), dei Presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano Ugo Rossi e Arno Kompatscher, del Coordinatore della Conferenza dei Consigli regionali Franco Iacop, dei presidenti delle assemblee regionali Giovanni Ardizzone, Francesco Ganau, Chiara Avanzo e Marco Vierin, del vicepresidente del Consiglio provinciale di Bolzano Roberto Bizzo.
“La riforma della Costituzione – spiega il presidente Gianpiero D’Alia – riconosce nella specialità regionale un valore e un ruolo forte di riferimento, che va però adeguato e riletto in chiave moderna, anche alla luce delle criticità rilevate dalla nostra indagine conoscitiva: penso in particolare al funzionamento delle commissioni paritetiche, a un ruolo rafforzato dei Consigli Regionali nell’interlocuzione tra Stato e Regioni , oltre alla necessità di rivedere gli attuali Statuti speciali. Questi sono temi centrali se vogliamo una riforma costituzionale compiuta ed efficiente che non si blocchi, come troppo spesso è avvenuto fino a oggi, in incertezze e dispute tra i livelli istituzionali”.