Il Contratto di programma Anas 2016-2020, approvato dal Cipe tre mesi fa, è appena entrato in vigore con la registrazione da parte della Corte dei Conti. Gli interventi previsti nell’arco di un quinquennio si attestano a 29,5 miliardi di euro, di cui 23,4 di nuova appaltabilità, coperti dal Contratto di Programma e Fondo Investimenti per 21,4 miliardi, e 6,1 miliardi per lavori in fase di attivazione e in corso di esecuzione, già completamente finanziati. Il piano investimenti da 23,4 miliardi è stato così suddiviso: 8,4 miliardi di euro per completamento di itinerari; 10,5 miliardi per lavori di manutenzione straordinaria adeguamento e messa in sicurezza; 3,9 miliardi per nuove opere; 0,6 miliardi per interventi di ripristino della viabilità statale e locale danneggiata dal sisma del 2016 e altri investimenti.
La distribuzione per area geografica degli interventi, allineata anche alla quota di rete gestita da Anas nelle varie macro aree, è così ripartita: il 56% degli investimenti previsti nel Piano interesserà le regioni del Sud Italia e le Isole per un totale di circa 13,0 miliardi, il 24% riguarderà il Centro Italia per un totale di circa 5,7 miliardi, il 19% sarà destinato al Nord per un totale di circa 4,4 miliardi e l’1% (oltre 330 milioni di euro) per la copertura di investimenti in tecnologia e altri interventi non allocabili territorialmente a priori quali danni ed emergenze.
Gli interventi riguarderanno oltre 16.000 chilometri, pari ad oltre il 60% della rete Anas. Di questi, circa 15.000 chilometri saranno interessati da lavori di manutenzione straordinaria, 624 da completamento di itinerari, 592 da adeguamento e messa in sicurezza, 272 da realizzazione di nuove opere. “Con l’efficacia del Contratto di programma Anas – ha detto il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – viene attribuita una significativa iniezione di risorse che esprimono un preciso indirizzo sull’importanza della valorizzazione delle strade e sulla loro cura e manutenzione, tenuto conto che per il precedente piano (2015-2020) da 20,2 miliardi di euro, la copertura finanziaria ammontava a soli 4,6 miliardi”.