Il testo, che ha avuto l’ok del Consiglio dei ministri, guarda alla semplificazione normativa e a quella delle procedure amministrative previste durante la fase di emergenza degli eventi calamitosi. Le disposizioni intervengono altresì al fine di realizzare un flusso di scambio informativo più efficace tra tutti gli Enti locali durante gli eventi critici; una più corretta determinazione degli “ambiti territoriali e organizzativi ottimali” per garantire lo svolgimento delle attività di protezione civile e un valido coordinamento a ciascun livello territoriale, nel rispetto della funzione di coordinamento generale in capo al Dipartimento della protezione civile; il potenziamento dei sistemi di allertamento; la definizione precisa e attenta delle modalità di organizzazione e svolgimento dell’attività di pianificazione di protezione civile; il rafforzamento delle misure finalizzate ad assicurare la continuità amministrativa.
Vengono poi definite le responsabilità nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile, adeguando l’ordinamento agli obblighi relativi all’appartenenza del Servizio al Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea. Il testo, facendo seguito alla revisione dei ruoli della Polizia di Stato realizzata dal decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, incide sulla struttura organizzativa delle questure e provvede, altresì, a ridisegnare l’articolazione delle funzioni di supporto tecnico-logistico a livello territoriale. Il regolamento assicura anche una più chiara definizione delle funzioni di coordinamento sanitario e una loro più efficace strutturazione, attraverso la creazione di appositi uffici, diretti da dirigenti superiori medici della Polizia di Stato. Le modifiche sono state effettuate sulla base del parere espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato, nonché di quelli delle Commissioni parlamentari competenti.