Tra i principali argomenti all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Città di ieri la questione delle metodologie di calcolo dei fabbisogni standard, la rideterminazione delle capacità fiscali dei Comuni, il Fondo dedicato all’estinzione dei mutui e le risorse per i Comuni condannati a risarcimenti a seguito di calamità naturali o cedimenti strutturali.
Sullo schema di Dpcm e relativa nota metodologica per il calcolo dei fabbisogni standard l’Anci ha confermato il suo parere favorevole, sottolineando “alcune criticità che auspichiamo – ha rimarcato il vicepresidente dell’Associazione Matteo Ricci – vengano risolte con il riparto del Fondo di solidarietà 2017”.
“Il Dpcm – ha detto il vicepresidente Anci – è frutto di un lungo lavoro di innovazione metodologica che ha rafforzato l’impianto complessivo dei fabbisogni. Tuttavia restano alcune perplessità per gli effetti che possono prodursi su fasce di Comuni, di piccole dimensioni ma anche medi e grandi, che potrebbero avere difficoltà al momento del riparto delle risorse. Per questo chiediamo al governo di valutare eventuali correttivi che riteniamo possano migliorare e rendere più efficace la normativa”.
In definitiva, in sede di ridefinizione dello schema di riparto Fondo di solidarietà comunale 2017, “l’impegno che Anci chiede al governo – ha concluso Ricci – è quello di promuovere, con particolare riferimento alla componente perequativa, una approfondita valutazione degli effetti della odierna revisione dei fabbisogni standard, al fine di contenere le modificazioni nella dotazione di risorse rispetto al 2016 che possono risultare eccessive per taluni enti”.