Pubblicato in Gazzetta ufficiale (Serie Generale, n.284 del 4 dicembre 2019) il decreto del ministro dell’Interno 18 novembre 2019 sulle modalità di accesso da parte degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per la predisposizione di servizi di accoglienza nei confronti di cittadini stranieri titolari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e altre categorie indicati dall’articolo 1.
Con lo stesso decreto sono approvate le «Linee guida per il funzionamento del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (Siproimi)», allegate al decreto (Allegato A).
Gli enti locali interessati all’attivazione di servizi di accoglienza devono presentare al ministero dell’Interno – dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione le proposte progettuali, che vengono poi valutate ed eventualmente approvate da una commissione. I progetti approvati, la prosecuzione di quelli già avviati e l’ampliamento dei posti sono ammessi a finanziamento con decreto del ministro in relazione alle esigenze di accoglienza e nei limiti delle risorse del Fondo nazionale, in base a quanto prevedono le Linee guida.
Il provvedimento abroga il precedente decreto del ministro dell’Interno 10 agosto 2016.
La Commissione per la valutazione delle proposte progettuali provvede alla valutazione dei nuovi progetti con la predisposizione delle relative graduatorie, nonché all’autorizzazione alla prosecuzione e all’ampliamento della capacità di accoglienza dei progetti in essere. La Commissione è composta dal direttore centrale dei servizi per l’immigrazione e l’asilo del medesimo Dipartimento, con funzioni di presidente, da un dirigente non generale dell’area funzioni centrali in servizio presso il Ministero dell’interno, da un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), da un rappresentante dell’Unione delle province d’Italia (Upi), da un rappresentante dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e da un rappresentante delle regioni.
Il provvedimento era stato approvato giovedì 7 in Conferenza unificata: “Il decreto, frutto di una positiva collaborazione tra Anci e Ministero dell’Interno, è importante per una serie di ragioni – dichiara Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci alle politiche per l’immigrazione – anzitutto perché vengono messi in sicurezza i progetti in scadenza a fine anno, introducendo un meccanismo che consente ai Comuni di non interrompere i servizi, avendo sei mesi a disposizione per predisporre gli atti amministrativi necessari alla prosecuzione.
“Più in generale – prosegue Biffoni – il decreto consente di andare in continuità, in termini di servizi, rispetto allo Sprar. L’impianto delle linee guida, allegate al decreto, conferma infatti quegli standard definiti e implementati negli anni, che hanno reso la rete dei Comuni una delle migliori prassi in Europa nella presa in carico dei rifugiati. Si sancisce, inoltre, la natura della rete come sistema unico di accoglienza per tutti i minori stranieri non accompagnati, dando così omogeneità e piena tutela a questo segmento particolarmente vulnerabile di migranti, oltre che ai Comuni, che hanno oggi la possibilità, entrando in Siproimi, di non dover più sostenere i costi, molto onerosi e spesso fuori bilancio, perché non prevedibili, della loro presa in carico.
“Oltre ciò – conclude il delegato Anci – sono presenti alcuni aspetti che semplificano la vita ai Comuni titolari di progetto, quali l’eliminazione del cofinanziamento, la definizione di una scansione predefinita delle tranche di pagamento, e un assetto più prevedibile dei meccanismi sanzionatori”.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto 18 novembre 2019-Modalità di accesso degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo e di funzionamento del Siproimi
Fonte: Ministero dell’Interno