“L’Italia ricorda Bruno Gulotta e Luca Russo e si stringe attorno alle loro famiglie. La libertà vincerà la barbarie del terrorismo”. Con un post di cordoglio pubblicato su Twitter, il premier Paolo Gentiloni ha ufficialmente reso noti i nomi dei due italiani rimasti uccisi nell’attacco terroristico avvenuto ieri sulla Rambla di Barcellona. La morte di due nostri connazionali è stata confermata dal capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia. “Ci sono due italiani tra le vittime”, ha detto, aggiungendo che gli italiani rimasti feriti nell’attacco sono tre, di cui solo una ancora ricoverata: si tratta della fidanzata di Luca Russo, che nell’attacco ha riportato alcune fratture.
Si aggrava intanto il bilancio dei morti nell’attacco, che arriva a 14: l’ultima vittima è una donna ferita gravemente nell’attacco di Cambrils. Intanto, le forze di sicurezza spagnole starebbero cercando altre 4 persone del commando di 12 coinvolte negli attacchi di Barcellona e di Cambrils. La polizia ritiene, inoltre, che sia il 17enne Moussa Oukabir il presunto autore materiale dell’attentato di ieri. Moussa è il fratello di Driss Oukabir, arrestato ieri a Ripoll, località a un centinaio di chilometri da Barcellona).
Tra le quattro persone arrestate ci sono due marocchini e uno spagnolo proveniente dall’enclave di Melilla, in territorio marocchino. Il procuratore capo dell’Audiencia nacional spagnola, Javier Zaragoza, ha sostenuto che i terroristi entrati in azione ieri e nella notte non siano lupi solitari, ma membri di una cellula terroristica basata in Catalogna “pianificata e organizzata”.