Un post su un social, un nostro acquisto al supermercato, una foto, un messaggio vocale, un tweet. Tutti questi sono dati. La maggior parte delle nostre attività quotidiane, oggi, crea dei dati, che possono essere raccolti, analizzati e monetizzati. In questo contesto molti utenti non sono consapevoli che i loro dati possono essere riutilizzati e, soprattutto, hanno un valore economico che varia a seconda del riutilizzo.
Sotto la lente delle Authorities, oltre all’utilizzo dei dati da parte delle grandi piattaforme, come (Amazon, Google, Facebook e altri che non possono essere esclusi dalla regolazione, c’è anche l’uso che ne fanno le aziende in generale, con particolare attenzione al settore bancario-assicurativo.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il Garante per la Protezione dei Dati Personali hanno pubblicato le “Linee guida e raccomandazioni di policy” per i Big Data. Il documento, frutto dell’indagine conoscitiva delle tre Autorità con l’obiettivo di comprendere le implicazioni dello sviluppo di un’economia digitale fondata sulla raccolta e analisi di una mole sempre più ingente di dati indica 11 azioni prioritarie a tutela della concorrenza e dei consumatori. Leggi appropriate, cooperazione internazionale, una maggiore consapevolezza degli utenti, rispetto della concorrenza e controlli anticoncentrazione: sono questi gli assi principali sui quali si articolano le 11 raccomandazioni individuate.