In attesa del Consiglio europeo del 20 e 21 giugno, la Commissione europea sollecita i leader a intensificare i negoziati sul prossimo bilancio a lungo termine. La Commissione prende in esame quanto è stato realizzato finora e individua le principali questioni aperte da affrontare, preparando la strada per raggiungere rapidamente un accordo. Il tempo passa e i ritardi nell’adozione del futuro bilancio dell’Ue sono costosi. Senza un accordo concluso in tempo utile, saranno gli studenti, gli agricoltori e i ricercatori a subirne le conseguenze, nonché tutti quanti traggano benefici dal bilancio dell’Ue. L’attuale bilancio a lungo termine dell’Unione per il periodo 2014-2020 è stato adottato con sei mesi di ritardo e con conseguenze negative per tutti i cittadini.
A maggio e giugno dello scorso anno la Commissione ha presentato una proposta per un bilancio nuovo e moderno a lungo termine, rigorosamente orientato alle priorità dell’Unione, comprese le proposte legislative per i 37 programmi settoriali. Partendo da questa base, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno già fatto molto. Sono stati compiuti progressi per quanto riguarda il quadro generale; molte proposte settoriali sono state almeno parzialmente chiuse.
Durante i negoziati, diversi elementi che la Commissione europea aveva inizialmente proposto hanno ricevuto un ampio sostegno da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Alcuni esempi: maggiore attenzione al valore aggiunto europeo; una struttura semplificata e più trasparente del futuro bilancio; la riduzione del numero di programmi e la creazione di nuovi programmi integrati in settori quali gli investimenti nelle persone, il mercato unico, gli investimenti strategici, i diritti e i valori; una maggiore attenzione alle sinergie tra gli strumenti; la semplificazione delle norme di finanziamento; una maggiore flessibilità per garantire una reazione tempestiva in un mondo in rapida evoluzione.
Allo stesso tempo, alcune questioni politiche fondamentali, in particolare gli aspetti finanziari, sono ancora oggetto di discussione. Oggi è giunto il momento di affrontarle. Il Consiglio europeo di giugno dovrebbe avviare una nuova fase dei negoziati politici , che dovrebbero concentrarsi maggiormente sulle questioni finanziarie e su altre questioni strategiche. Questo è l’unico modo per garantire che sia raggiunto un accordo tempestivo e che i nuovi programmi siano operativi entro il 1º gennaio 2021.
Approvare il futuro bilancio significa ottenere risultati concreti per tutti gli europei: ciò permetterà di creare già nel 2021 decine di migliaia di posti di lavoro nel settore della ricerca, e molti altri nell’economia in generale, garantirà che oltre 100.000 progetti della politica di coesione siano avviati nei tempi previsti, consentirà a più di un milione di giovani di partecipare ad uno scambio Erasmus e offrirà a 40.000 ragazzi l’opportunità d’impegnarsi in azioni di solidarietà in tutta Europa nel 2021. Sosterrà inoltre le start-up e le piccole e medie imprese nella realizzazione dei loro investimenti, incrementerà in misura significativa gli investimenti e le capacità nel campo della difesa e contribuirà a proteggere le frontiere dell’Unione dalla tratta di esseri umani, dal contrabbando e dalle frodi. Completare i lavori sul quadro futuro e sui programmi di spesa in tempo per consentirne la piena attuazione entro il 1º gennaio 2021 sarà una sfida, ma non sarà un’impresa impossibile, a condizione che il Consiglio europeo assuma efficacemente la guida.