Roccamonfina entra nei Borghi più belli d’Italia. Per essere ammessi nel club bisogna soddisfare pochi ma importanti criteri: integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità del borgo, qualità artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato. “Abbiamo uno scrigno di bellezze – spiega Carlo Montefusco, Sindaco del paese – e stiamo lavorando per condividerle con quanti vorranno venirci a trovare. Siamo entrati, unico centro del casertano, nel circuito Trail Campania con l’appuntamento Bicincato nel Vulcano, che quest’anno si svolge il 22 aprile. Il club de I Borghi più belli d’Italia nasceva nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Anci. “Far parte di questo circuito – continua il primo cittadino – ci consentirà di valorizzare ancora di più il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente a Roccamonfina, intercettando così nuovi flussi di visitatori e turisti. In un periodo tanto difficile per la castanicoltura puntare sulla cultura e sulla natura è un segnale per il futuro e un’opportunità per la mia gente”.
Non solo dunque un’operazione di promozione turistica integrata, ma un progetto che si prefigge di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione, il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe perduto e soprattutto non condiviso. Una storia antichissima quella di Roccamonfina, nato nel territorio della conca vulcanica. Nel 1430, san Bernardino da Siena e san Giacomo della Marca vi fecero realizzare una cappella rurale divenuta poi, tra il 1448 e il 1507, quello splendido esempio di arte che è la basilica minore di Maria Santissima dei Lattani. Nel 1618 il borgo divenne di proprietà di Elena Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Durante l’era borbonica fu Terra regia. Qui nacque, nel 1830, Nicola Amore, definito da Matilde Serao il miglior Sindaco di Napoli. “Il nostro – aggiunge Montefusco – ? un invito a vivere da noi atmosfere, odori e sapori che fanno diventare la tipicit? un modello di vita che vale la pena di “gustare” con tutti i sensi. A giugno avremo la settimana dell’arte che vedrà Roccamonfina trasformarsi non solo in un centro espositivo, ma anche in un laboratorio aperto… Accendere i riflettori su Roccamonfina significherà portare fasci di luce su tutti gli altri paesi del Parco. La prossima tappa sarà entrare nei Borghi della lettura, potenziando così non solo la nostra offerta turistica, ma anche le occasioni di crescita per la nostra gente, che qui vive lavora e si impegna; faremo anche il weekend della cultura che abbineremo al concorso letterario internazionale”.