Credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali delle imprese del Mezzogiorno
Tributi 20 Aprile 2017, di pmDisponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate il testo della Circolare 12/E/2017
E’ oggi disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate il testo della Circolare 12/E/2017 contenente le nuove indicazioni relative all’utilizzo del credito d’imposta, anche detto bonus Sud. Questa misura è stata istituita dalla Legge di stabilità 2016, a favore delle imprese che vorranno effettuare l’acquisto di nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle aree geografiche assistite delle regioni Campania, Calabria, Basilicata, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e Abruzzo, modificata recentemente dal Dl Mezzogiorno 243/2016.
Con la Circolare 12/E/2017, l’Agenzia delle entrate spiega come richiedere e ottenere il credito di imposta riguardante l’acquisto di beni strumentali nuovi, come ad esempio macchinari, attrezzature o impianti. Ad ogni piano di investimento potranno essere erogati al massimo 3 milioni di euro per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie imprese e 15 milioni di euro per le grandi imprese. La legge Mezzogiorno ha modificato il bonus Sud, passando da 3 milioni di euro a 10 milioni di euro per le piccole imprese e ha introdotto la possibilità di cumulo del credito d’imposta con gli aiuti de minimis (solo nel limite di determinati massimali) e con altri ausili di Stato.
L’ammodernamento del cosiddetto parco dei beni strumentali e la trasformazione tecnologica e digitale delle aziende manifatturiere italiane sono due obiettivi prioritari individuati dal Piano Industria 4.0. La crisi e la riduzione degli investimenti industriali negli ultimi dieci anni hanno portato da un lato ad una obsolescenza media più elevata rispetto a quella dei nostri competitor e dall’altro ad accumulare un ritardo nell’adozione delle tecnologie di frontiera.
Il riferimento ai beni strumentali comporta che i beni oggetto di investimento debbano caratterizzarsi per il requisito della strumentalità rispetto all’attività esercitata dall’impresa beneficiaria dell’agevolazione fiscale. I beni conseguentemente dovranno essere impiegati come strumenti efficaci all’interno del processo produttivo dell’impresa.
