Bastano le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Domenico Guidi ai microfoni del Giornale dei Comuni a testimoniare l’entusiasmo che l’importante premio concesso dal Consiglio d’Europa al comune di Bassiano ha suscitato nella popolazione: “Sono estremamente orgoglioso di questo riconoscimento che premia le attività svolte da sempre nell’ambito del nostro patrimonio storico e artistico. Viene riconosciuto, inoltre, il nostro modello di gestione e promozione nella valorizzazione delle risorse locali. È noto impegno del comune di Bassiano già ai tempi della comunità Olivetti, nei lontani anni 50’ e 60’; periodo nel quale la nostra collettività si è distinta per l’ottenimento e il rafforzamento di un’ideale di Europa unita. Il nostro sforzo è stato costante, attento e attivo verso un’Europa dei popoli, non della burocrazia e delle banche”.
“Dopo 60 anni – continua il primo cittadino di Bassiano – il riconoscimento della placca d’onore al premio d’Europa credo rappresenti la giusta considerazione nei confronti di un piccolo comune delle valli dei Lepini, in provincia di Latina, che attraverso tale testimonianza assurge a una prospettiva europea e globale”
“Spero che il Consiglio d’Europa – conclude il sindaco – tenga conto delle considerazioni che hanno portato il comune di Bassiano a dare un contributo alla dimensione europea come piccola comunità e, soprattutto, come autonomia locale. Autonomie locali che, negli ultimi tempi, sono state un po’ mortificate a livello europeo”.
Il comune laziale di Bassiano ha, dunque, vinto la placca d’onore dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il premio, il secondo per importanza, è conferito ogni anno a massimo dieci municipi che si distinguono per le attività che conducono a favore della diffusione degli ideali europei.
Il massimo riconoscimento, il Premio d’Europa, creato nel 1955, è stato conferito quest’anno alla città polacca di Lublin, che ha battuto tra le altre, la città italiana di Ravenna.
Il Comune di Formigine, in provincia di Modena, è invece tra gli otto municipi cui l’assemblea parlamentare ha conferito il premio ‘bandiera d’onore’, il terzo riconoscimento per importanza.
Infine il comune di Ponte San Nicolò (Padova) è tra i sette municipi cui è stato conferito il ‘diploma europeo’, il primo passo nella scalata verso il massimo premio riconosciuto dall’assemblea.
Il Premio d’Europa è stato istituito nel 1955 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa nel 200, che da allora ha premiato circa 61 città e Comuni europei. I vincitori vengono proclamati ogni anno dalla Commissione Ambiente, Agricoltura e Poteri locali e regionali dell’Assemblea parlamentare e più precisamente dalla sua Sottocommissione del Premio d’Europa.
Oltre cinquant’anni dopo la sua creazione, il Premio d’Europa con i suoi quattro riconoscimenti distinti, è più che mai attuale e rappresenta un notevole stimolo per migliorare le relazioni tra tutti i cittadini d’Europa e per promuovere l’idea europea.
Patria del celebre umanista Aldo Manuzio (1447-1451), Bassiano è un grazioso borgo medievale, situato sopra un colle in una valle interna dei Monti Lepini.
Il paese ha mantenuto quasi intatto l’aspetto di un villaggio fortificato del XIII-XIV secolo. Sono ancora visibili, infatti, le mura turrite aperte dalle originarie porte, residuo dell’assetto urbano dato alla fine del Duecento dai Caetani, mentre nel centro storico si ammirano numerose case-torri.
Tutt’attorno, montagne, boschi, prati, uliveti e terrazzamenti formano il quadro tipico del bucolico paesaggio lepino.
Il nome di Bassiano fu ufficialmente scritto su un documento del 1169 ritrovato nell’archivio della Collegiata di Santa Maria in Sermoneta inerente ad un castrum.
Il centro storico di Bassiano offre suggestivi scorci verso le vette più alte dei Monti Lepini e passeggiando tra i suoi vicoli possiamo visitare la Chiesa di Sant’Erasmo, edificata intorno al XII secolo. I numerosi interventi di restauro ne hanno radicalmente cambiato l’architettura originale. Sulla facciata possiamo notare un bassorilievo che raffigura il “Cristo Benedicente”.
L’ambiente interno, tipicamente neoclassico, conserva un coro ligneo del 1852; nel borgo troviamo anche la chiesa di San Nicola risalente al 1200 e la Chiesa di Santa Maria che nasce come parte di un monastero benedettino nel XII secolo.
Le maestose mura castellane, fatte costruire dai Caetani nel XIII secolo, costituiscono la struttura a spirale del paese, una serie di scalette crea un gioco tra i vicoli e passaggi nascosti che culminano verso la collina in cui troneggia la già citata chiesa di Sant’Erasmo e la piazza della Torre Civica.
Le tre porte di accesso al borgo di Bassiano non rappresentano semplicemente un’apertura nelle mura ma un luogo dì incontro fra due mondi.