Finisce quest’oggi la quattro giorni di festeggiamenti per gli ottanta anni della Fiat Topolino, la macchina del Duce, prodotta per un ventennio circa, dal 1936 al 1955.
Venne commissionata a Giovanni Agnelli da Benito Mussolini che volle avere, a tutti costi, una macchina dal prezzo fisso di 5000 lire da consegnare al popolo italiano. Solo che al momento del lancio il costo effettivo era stabilito in 8900 lire, venti volte lo stipendio medio di un operaio. La macchina progettata dall’Ingegnere Dante Giacosa fu considerata la prima auto economica della storia ed ebbe un ruolo importante nell’influenzare la costruzione delle auto del futuro.
La Topolino era considerata la macchina della libertà, che permetteva a chi ne era proprietario di pensare in grande, di avere un senso di mobilità assoluto ed unico.
Più di trecento modelli da giovedì scorso scorrazzano nella città di Torino e nelle colline limitrofe, con la base principale posta nella sede del lingotto dove i modelli, provenienti da tutto il mondo, sono ospitati lungo la rampa ellittica e rimarranno sulla pista di collaudo posta sul tetto della storica fabbrica.
Una macchina che è stata un simbolo dell’evoluzione di una nazione intera che quasi non era a conoscenza delle macchine ma che da quel momento in poi ha incominciato a sognare assieme a loro.
Il suo inserimento nel mercato avvenne con due allestimenti: la normale “Berlina due porte” e la “Berlina due porte trasformabile”, caratterizzata dalla presenza del tetto apribile, quest’ultima al prezzo maggiorato di Lire 9 750. Inoltre fu creata anche una versione furgone che venne indicata principalmente per il “regio esercito” che garantiva una portata di 300 kg. Nelle diverse modifiche successive ci fu anche la versione “giardinetta” caratterizzata da quattro posti e con l’apertura di un portellone posteriore. Insomma una diversificazione della produzione per arrivare al raggiungimento di un pubblico sempre più vasto garantendo, contestualmente, un utilizzo più disparato possibile del mezzo.
Oggi finiscono i festeggiamenti, ma rimane in tutti noi l’idea di una progettualità che meriterebbe di essere riproposta in chiave moderna. E poiché la Fiat sta abituando la propria clientela, in questi ultimi anni, con la rivisitazione di diversi modelli del passato, è quantomeno auspicabile che una Topolino venga introdotta nel mercato attuale.