Il Vertice sulla digitalizzazione di Tallin ( 29 settembre 2017) – che ha riunito i capi di Stato e di governo di 25 Stati membri dell’Unione europea – è stata la prima riunione dei dirigenti UE su questioni collegate al digitale. Per facilitare il progressO dei lavori, le sue conclusioni saranno ulteriormente dibattute in una riunione straordinaria (dai Ministri europei incaricati di seguire la digitalizzazione), e al prossimo Consiglio europeo (19-20 ottobre 2017).
Come riferisce il quotidiano tedesco “Handelsblatt”, a tallin, la Germania ha presentato, assieme alla Francia, alla Spagna e all’Italia un Documento strategico sullo sviluppo della banda larga e i modi in cui poter proteggere le amministrazioni statali da attacchi informatici, oltre a come poter implementare la digitalizzazione rapidamente nelle imprese. Nel documento i quattro paesi chiedono anche una revisione dell’attuale sistema fiscale: il riferimento è alle grandi multinazionali dell’informatica.
“ Al Vertice digitale di Tallin – sottolinea il premier estone Jüri Ratas – i dirigenti si sono mostrati tutti uniti nella speranza che l’Europa digitale diventi realtà . Nel corso dei lavoro abbiamo identificato le questioni più urgenti, e abbiamo lanciato il movimento del digitale. Ora passerò le sue Conclusioni al Consiglio europeo. E sono certo che i responsabili politici si mobiliteranno per prendere in futuro le misure che in questo campo si impongono. Lo dobbiano ai nostri cittadini e industrie, per non perdere la possibilità di fare dell’Europa un contibente veramente digitale entro il 2025” . I Punti principali contenuti nel testo delle Conclusioni del Vertice digitale di Tallin possono essere così sintetizzati:
· La necessità di un migliore utilizzo degli strumenti digitali nell’Amministrazione – anche tra i Governi e tutto il settore pubblico – per migliorare i servizi pubblici per privati e imprese e, per ridurre i costi e per promuovere l’innovazione.
· La sicurezza informatica (la cybersicurezza ) con l’obiettivo di fare dell’Europa il capofila della cybersicurezza entro il 2025, per assicurare – nel cyberspazio – un clima di fiducia, e la protezione dei cittadini, dei consumatori e delle imprese, e per permettere un Internet libero e disciplinato dal diritto.
· Permettere all’Unione europea, nell’era del digitale, di diventare il luogo di residenza ideale delle imprese e degli in novatori. Visto che la trasformazione digitale fa evolvere un grande numero di campi, è importante assicurare che le libertà dell’UE siano adattate all’era digitale. L’Europa deve darsi l’obiettivo di diventare il continente dell’innovazione e delle tecnologie, traendo il massimo vantaggio dalla libera circolazione dei dati.
· Tenendo conto del grandissimo impatto della digitalizzazione sulla domanda e il ciclo di vita delle competenze, l’importanza di responsabilizzare la popolazione, e migliorare le competenze per potere rispondere alle nuove richieste dell’era digitale. Le competenze in materia digitale sono la nuova “alfabetizzazione” e devono essere oggetto di un insegnamento universale.
· L’importanza di riconoscere che l’economia digitale offre importanti possibilità ai giovani attraverso startup e auto-imprenditorialità.
· Che gli stati membri rimangano determinati a promuovere e preservare un Modello sociale adattato all’economia digitale..
· Infine, ma non di minor importanza, il fatto che non ci saranno economia digitale, né innovazione in questo campo, senza una infrastruttura adeguata. L’Europa deve investire in infrastrutture di classe mondiale e deve restare un attore di primo piano su scala planetaria.