Nel 2016, i reati contro la pubblica amministrazione hanno provocato un danno pari a 10 miliardi. Lo rivela l’ultimo rapporto annuale della Guardia di finanza che ha analizzato le diverse tipologie delittuose e le modalità con cui vengono praticate, che spaziano dagli appalti alle pensioni, passando per le frodi nella percezione dei rimborsi. Secondo i dati contenuti nel rapporto, più della metà della somma ricade sotto la voce ‘danni erariali segnalati’ per responsabilità amministrativa, che ammonta a 5,392 miliardi di euro. Una quota rilevante arriva dagli illeciti in materia di appalti pubblici, con la segnalazione di ‘somme oggetto di assegnazione irregolare’ che toccano i 3,390 miliardi di euro. Poi ci sono le frodi nella richiesta e percezione delle risorse a carico dei bilanci degli enti locali, di quello nazionale e dell’Unione europea, che arrivano a 777 milioni di euro. Le frodi accertate che coinvolgono la spesa previdenziale, sanitaria e le prestazioni sociali agevolate ammontano a 163 milioni; mentre i sequestri per gli illeciti ai danni della pubblica amministrazione ammontano a 86 milioni. Totale 9,808 miliardi di euro.
Il maggior numero di soggetti denunciati è accusato di aver commesso reati relativi alla ‘spesa previdenziale, spesa sanitaria e prestazioni sociali agevolate’ (17.354 denunce/verbalizzazioni). Per reati e altri illeciti contro la pubblica amministrazione sono stati denunciati 4.031 soggetti cui si sommano i 3.066 per frodi nella richiesta/percezione di risorse a carico dei bilanci dell’Unione europea, del bilancio nazionale e di quello degli enti locali. Sono considerati poi i casi d’illecito in materia di appalti pubblici, con 1.866 soggetti denunciati, per un totale di 26.317 che, sommati ai soggetti segnalati per responsabilità amministrative per danni erariali (altri 8.067), arrivano a 34.384 soggetti raggiunti dall’attività delle fiamme gialle.