E’ stata inaugurata a Teheran la prima edizione dell’Iran-Italy Science Technology and Innovation Forum, un programma di internazionalizzazione dei sistemi di ricerca e innovazione. L’Iran-Italy Science Technology and Innovation Forum è un evento antesignano dedicato allo scambio scientifico, tecnologico e commerciale tra il mondo della ricerca e dell’impresa. La manifestazione rappresenta il momento conclusivo di un intenso lavoro che nasce con l’obiettivo di creare una piattaforma permanente di cooperazione tra Italia ed Iran promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano e dal Ministero della Scienza, Ricerca e della Tecnologia iraniano.
Dopo la fine delle sanzioni economiche e strutturando la volontà espressa dai due Paesi di costruire un ponte di pace e cooperazione, il simposio rappresenta un’azione di diplomazia scientifica, una piattaforma permanente di connessione tra atenei, centri di ricerca, parchi scientifici e imprese innovative. Il programma è coordinato da Città della Scienza per conto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con il Cnr e Confindustria.
La delegazione italiana, guidata dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, è composta da circa 200 esperti in rappresentanza di 150 realtà di eccellenza scientifica, diverse università, i maggiori enti di ricerca del nostro Paese e numerose start-up italiane. Il ministro della Scienza e della tecnologia iraniano, Mohammad Farhadi, ha sottolineato che “con la scelta di avviare un vero piano di cooperazione bilaterale, l’Italia lancia un concreto ponte di pace in un’area geografica colpita da guerra e instabilità a dimostrazione di come sia possibile invertire le tendenze e lavorare per la pace”
Il viceministro iraniano per la Ricerca e la tecnologia, Vahid Ahmadi, ha posto l’accento sui 4,5 milioni di studenti, di cui 100.000 dottorandi e i 39 Parchi scientifici iraniani, per mettere in evidenza quanto il Paese sia pronto alla cooperazione scientifica. “Questo forum – ha detto Ahmadi – deve favorire anche la ricerca applicata su temi cruciali come biomedicina, biotecnologie, medicina, energie sostenibili e archeologia”. All’interno della cornice degli accordi tra Cnr e Msrt, Ahmadi ha sottolineato che “il terreno è fertile e deve essere arato anche in campi ambiziosi come astrofisica e astronomia o aerospazio. Ora bisogna spingere ulteriormente per la cooperazione tra le imprese per fare in modo che anche il lato commerciale ed economico della ricerca e della scienza possa crescere, sulla base delle diverse buone pratiche già in atto”.
“Il Forum rappresenta il momento di punta di un programma più ampio che, attraverso una piattaforma stabile di lavoro, coordinata dalla Città della Scienza di Napoli, consentirà ad università, centri di ricerca e imprese a forte impatto innovativo di realizzare uno scambio costante implementando la cooperazione scientifica e tecnologica tra i due Paesi. Questo Protocollo viene oggi rinnovato ed ampliato mediante la firma da parte del Ministro Farhadi e mia di una dichiarazione congiunta con l’esplicita menzione, tra l’altro, delle tematiche relative all’innovazione che caratterizzano il Forum. Quella che oggi stiamo inaugurando è una tappa importante del percorso congiunto italo-iraniano e, al tempo stesso, una tappa molto singolare. Il Forum è rivolto a ricercatrici e ricercatori, imprenditrici ed imprenditori, maker, start-upper e a tutti i soggetti del mondo della ricerca, dell’impresa e dell’innovazione interessati a processi di internazionalizzazione e collaborazione con l’Iran. I settori della manifestazione sono stati definiti incrociando quelli indicati nelle linee-guida nazionali del Programma nazionale per la ricerca e quelli prioritari per il governo iraniano fra i quali le Scienze della vita, le biotecnologie, l’agroalimentare, la chimica verde, l’Ict di nuova generazione, le tecnologie per la protezione dell’ambiente ed energie rinnovabili, l’archeologia e le tecnologie per i beni culturali, il design e le industrie creative. Resto fermamente convinta – ha concluso Valeria Fedeli – che occasioni come quella di oggi siano indispensabili per l’avanzamento della comunità della conoscenza e del sapere, per affrontare le sfide più difficili o, meglio, per dirla con uno dei più grandi poeti persiani che fu anche un grande scienziato, Omar Khayyam di Nishapur, per elevare la testa fino ai più alti orizzonti’”.