La “Dichiarazione di Roma” chiama ogni cittadino all’impegno per la tutela della dignità dei minori, troppo spesso sopraffatta, trascurata, violata. In tempi in cui la società e le famiglie sono esposte, talvolta senza adeguati strumenti di interpretazione e direzione, a profondi cambiamenti determinati dalle tecnologie digitali e dalla globalizzazione, occorre adottare tutte le misure utili a realizzare gli obiettivi della Dichiarazione, che definisce rischi, spazi d’intervento e responsabilità, da affrontare nel quadro di una larga alleanza istituzionale e civile, nazionale e internazionale. E’ questo ciò che è emerso durante la giornata di apertura del Congresso organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana. Si tratta di una sfida articolata e complessa che mette in gioco il futuro delle nuove generazioni e delle società in cui viviamo. All’udienza durante la quale Papa Francesco ha incontrato i partecipanti al Congresso Child Dignity in the Digital World ed è stata presentata la “Dichiarazione di Roma”, la riflessione è andata alle azioni da mettere in campo per la lotta internazionale contro l’abuso sessuale di minori on-line e per la protezione dei giovani anche nel mondo digitale.
“Lavoreremo per prevenire ogni forma di abuso on-line – ha detto il ministro del Miur, Valeria Fedeli, presente all’evento – Realizzeremo percorsi di educazione al digitale a tutto campo, per tutelare l’inviolabilità di ogni bambina e di ogni bambino e per reprimere ogni violenza perpetrata nei loro confronti. I piccoli sono il nostro futuro e senza esitazioni, come Governo e come comunità di cittadine e cittadini, aderiamo all’appello ad impegnarci, con tutta la nostra volontà e capacità, in difesa della loro dignità”.