Si celebra oggi, 9 aprile, la nuova edizione della Giornata digitale e gli Stati membri dell’Ue firmeranno tre dichiarazioni per unire sforzi e risorse al fine di accelerare l’evoluzione digitale in aree di grande rilevanza, per apportare benefici socioeconomici. Per l’occasione si riuniranno le istituzioni dell’Unione e i partner dell’industria, del mondo accademico e della società civile per stimolare la cooperazione digitale in tre ambiti specifici: il patrimonio culturale, l’agricoltura intelligente e la parità di genere.
Questa mattina a Bruxelles, gli Stati membri firmeranno la dichiarazione di cooperazione per agevolare la partecipazione delle donne al digitale; nel primo pomeriggio verrà sottoscritta la dichiarazione di cooperazione per un futuro digitale intelligente e sostenibile per l’agricoltura e le zone rurali europee; alle 17 sarà invece la volta della dichiarazione di cooperazione per la digitalizzazione del patrimonio culturale. Tra i momenti salienti sarà anche fatto un approfondimento sugli orientamenti per un’intelligenza artificiale affidabile, nonché varie tavole rotonde sui progressi del mercato digitale.
L’economia digitale sta crescendo a un ritmo sette volte più veloce di quello dell’economia reale e gran parte di questa crescita è stata alimentata dalla Rete a banda larga. Oggi Internet a banda larga ad alta velocità ha un impatto importante quanto quello che hanno avuto le reti elettriche e dei trasporti un secolo fa. Nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale, la Commissione europea, tra le altre cose, intende rivedere la normativa Ue in materia di telecomunicazioni per creare incentivi per investimenti a favore delle connessioni ad alta velocità. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano circa il 5% dell’economia dell’Ue e generano un quarto della spesa totale delle imprese. Gli investimenti in questo settore sono responsabili del 50% dell’aumento della produttività in tutta l’Unione. Per stimolare la crescita, occorre oggi che i diversi Paesi si confrontino anche sui risultati dell’e-government attraverso indicatori complementari selezionati da fonti esterne, con particolare attenzione al livello di adozione e di investimento nelle tecnologie digitali. Anche l’esercizio di benchlearning può aiutare a capire quali fattori contestuali promuovono o ostacolano l’innovazione.