“Metà degli istituti scolastici non hanno documenti di valutazione dei rischi, altri mancano dei certificati antincendio”. Lo ha dichiarato a Mattino 5 il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. “Con un accordo in Conferenza Unificata è stato deciso che quasi 7 miliardi attraverso le Regioni andranno a Comuni e Province per certificare immediatamente gli edifici”, ha annunciato il titolare del Miur.
Ricordiamo che i termini per l’adeguamento alle norme antincendio di scuole, asili nido e rifugi alpini slitterà dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018. Dal 1° gennaio 2019 tutte le scuole dovranno essere dotate del Certificato Prevenzione Incendi (che dal 2011 è diventato Segnalazione Certificata Inizio Attività – SCIA antincendio) e dovranno rispettare le disposizioni delle “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” (DM 26 agosto 1992) o, in alternativa, delle “Norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche” (DM 7 agosto 2017).
Per gli asili nido, la proroga al 31 dicembre 2018 è riferita ai requisiti previsti dall’articolo 6, comma 1, lettera a) del DM 16 luglio 2014 “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido”. Per i requisiti previsti dallo stesso articolo 6, comma 1, lettera b) e lettera c), del citato decreto, le scadenze per l’adeguamento sono rispettivamente il 31 dicembre 2020 ed il 31 dicembre 2023. Secondo l’Anci, si dovrebbe superare la logica delle proroghe di anni in anno e adottare una pianificazione pluriennale che preveda un progressivo adeguamento alla normativa, stanziando le risorse necessarie per dare credibilità a tale programmazione.