In Italia ci sono complessivamente 28 linee isolate dalla rete ferroviaria nazionale. Di queste, sette sono a scartamento normale (quindi, teoricamente compatibili con gli standard della rete nazionale) e le rimanenti ventuno a scartamento ridotto. Complessivamente, coprono una lunghezza di 1.654 chilometri. Poco più di mille chilometri svolgono servizio di Tpl e circa 450 servizio turistico. Sul resto dei binari (180 chilometri) la circolazione è sospesa. La gran parte di queste linee è a binario singolo (1.500 chilometri), il resto è a binario doppio. La velocità media di circolazione è di 63 chilometri orari, con minimi di 15 chilometri orari e punte di 100.
Su queste linee ogni giorno viaggiano in media 303mila passeggeri. Si spazia dai 750 passeggeri medi della Liguria fino ai 141mila passeggeri della Campania. Subito dietro c’è il Lazio, con 116mila passeggeri.
“Questi dati – spiega uno studio realizzato dalla Conferenza delle Regioni – ci dicono che le linee isolate rappresentano un’importante infrastruttura per il sistema trasportistico nazionale, in particolare per il servizio pubblico locale. A parte i casi molto significativi delle regioni Lazio e Campania, nelle quali vengono trasportati, quotidianamente, oltre 250mila passeggeri, nelle altre Regioni la media è di circa 5mila utenti giornalieri”.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha firmato il 31 gennaio un decreto di ripartizione di 440 milioni per la messa in sicurezza delle ferrovie regionali isolate, quelle linee ferroviarie che non sono interconnesse con la rete nazionale. Il decreto ministeriale segue a quello da 254 milioni firmato lo scorso settembre.
I finanziamenti statali, previsti nell’ambito del Fondo Investimenti istituito dalla legge di Bilancio 2017, sono finalizzati a dotare anche le linee isolate di sistemi tecnologici e di protezione di marcia del treno per migliorare i livelli di sicurezza, secondo gli standard individuati dall’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Tutte le richieste ammissibili delle Regioni sono state integralmente accolte.
– Basilicata. Ferrovie Appulo Lucane, 15,01 milioni
– Calabria. Ferrovie della Calabria 74,86 milioni
– Campania. Ferrovie Cumana e Circumflegrea 9,26 milioni e Ferrovia Circumvesuviana 43,93 milioni
– Lazio. Ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo 66,97 milioni e Ferrovia Roma – Giardinetti 3 milioni
– Liguria. Ferrovia Genova-Casella 17,44 milioni e Ferrovia Principe Granarolo 0,60 milioni
– Lombardia. Ferrovia Brescia -Iseo – Edolo 14,90 milioni
– Piemonte. Ferrovia Domodossola – Confine Svizzero 22,73 milioni e Ferrovia Torino Ceres 15,78 milioni
– Puglia. Ferrovie Appulo Lucane 21,89 milioni
– Sardegna. Ferrovie della Sardegna 31,63 milioni
Il decreto destina inoltre 41,81 milioni alla Regione Campania per la Circumvesuviana a valere sulle risorse ancora disponibili del Fondo di Sviluppo e Coesione, Piano nazionale della Sicurezza ferroviaria. Infine con separato provvedimento sono stati assegnati 60 milioni alle linea Circumetnea in Sicilia, a Catania.