Nel 2016 ben 124.076 nostri connazionali si sono trasferiti all’estero. Le persone espatriate, sono in aumento del 15,4% rispetto al 2015. Ad aumentare sono soprattutto i giovani, oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia nell’ultimo anno ha tra i 18 e i 34 anni (+23,3%).
Il 9,7% ha tra 50 e 64 anni e sono prevalentemente persone che rimaste senza lavoro. Dal 2006, la mobilità italiana è aumentata del 60,1%. Il dato emerge dal Rapporto Italiani nel Mondo 2017 di Migrantes presentato a Roma.
Le partenze non sono individuali ma di ‘famiglia’, intendendo sia il nucleo familiare più ristretto, ovvero quello che comprende i minori, sia la famiglia ‘allargata’, quella cioè in cui i genitori – ormai oltre la soglia dei 65 anni – diventano ‘accompagnatori e sostenitori’ del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale). Le donne sono meno numerose in tutte le classi di età ad esclusione di quella degli over 85 anni (358 donne rispetto a 222 uomini), si tratta soprattutto di vedove.
Nella maggior parte dei casi il continente scelto, nel corso del 2016, è stato quello europeo, seguito dall’America Settentrionale. Rispetto allo scorso anno, quando la Germania era stata la meta preferita, quest’anno il Regno Unito registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni, seguito da Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Usa. La Lombardia, con quasi 23 mila partenze, si conferma la prima regione per partenze, seguita dal Veneto (11.611), dalla Sicilia (11.501), dal Lazio (11.114) e dal Piemonte (9.022). C’è però una regione che presenta un dato negativo, ed è il Friuli Venezia Giulia, da cui nell’ultimo anno sono partite 300 persone in meno (-7,3%).
Al primo gennaio 2017 gli italiani che vivono all’estero secondo i dati delle iscrizioni all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), sono quasi 5 milioni e costituiscono l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data. Un numero è costantemente aumentato negli anni: nel 2006 erano poco più di 3 milioni.
Le comunità italiane più numerose sono in Argentina (804mila), Germania (724mila) e Svizzera (606mila). E’ il Regno Unito, comunque, il Paese che ha visto aumentare le iscrizioni all’Aire (+27.602 nell’ultimo anno). Più della metà degli italiani residenti all’estero provengono da regioni del Sud. Aumentano i single, scendono i coniugati. In crescita anche gli italiani nati all’estero: dai circa 1,7 milioni del 2014 ai quasi 2 milioni del 2017.