Ai blocchi di partenza la nuova piattaforma digitale per facilitare la gestione dell’alternanza da parte delle scuole e delle strutture ospitanti. Un bottone rosso, inserito nella piattaforma consentirà, ad esempio, agli studenti di segnalare i casi in cui non venga rispettato il patto formativo siglato. Sarà attivata inoltre una task force di supporto per la risoluzione delle criticità, formata da oltre 100 docenti distaccati presso gli Uffici scolastici regionali e da dieci esperti del Ministero.
Verrà poi organizzato un corso di formazione per gli studenti, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma non è tutto: le strutture ospitanti dovranno sottoscrivere un patto di integrità per poter attivare le convenzioni con le scuole. E ancora: più formazione per i docenti che svolgono il ruolo di tutor dell’alternanza. Un Osservatorio dedicato da istituire presso il Ministero dell’Istruzione dovrà, infine, produrre ogni anno (il primo sarà a giugno 2018) un rapporto sull’alternanza per favorirne il progressivo miglioramento.
Sono questi i nuovi strumenti per garantire una sempre maggiore qualità dei percorsi duali appena lanciati dal Miur in occasione degli Stati Generali. Un appuntamento utile per fare il punto su cosa significhi oggi il nuovo sistema e per presentare alcune misure che vanno a qualificare e arricchire l’alternanza scuola-lavoro nell’ottica di fornire agli studenti percorsi inclusivi e di qualità.
Il sistema duale, ha ricordato il titolare del Miur, Valeria Fedeli, “non è uno stage, un tirocinio, un apprendistato, ma piuttosto un momento in cui si impara, fuori da scuola e anche attraverso la pratica, quello che serve ad arricchire il percorso di crescita e le competenze di studentesse e studenti, è una modalità didattica innovativa e preziosa, che deve essere elemento di qualità dei percorsi di istruzione, per tutte e per tutti”.
L’alternanza è stata introdotta in Italia dalla legge 53 del 2003 e disciplinata dal decreto legislativo 77 del 2005. La legge 107 del 2015, la Buona Scuola, è intervenuta consolidando questa metodologia, anche a fronte di esperienze internazionali di qualità e di sperimentazioni di successo nel nostro Paese, estendendola a tutte le studentesse e gli studenti italiani delle scuole di secondo grado, con 400 ore nell’ultimo triennio degli Istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei. L’alternanza offre percorsi di studio più ricchi grazie a un’esperienza pratica utile a completare, con un approccio diverso, le competenze teoriche offerte dalla didattica classica e a offrire uno strumento di orientamento.