Iniziativa della Commissione di Bruxelles per una legge europea sul clima con l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050 al fine di tutelare meglio l’ambiente e la salute dei cittadini. Parallelamente, la Commissione sta avviando una consultazione pubblica sul futuro patto europeo per il clima che consentirà di coinvolgere il pubblico nella concezione di questo strumento.
La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Agiamo oggi per fare dell’UE il primo continente del mondo che conseguirà la neutralità climatica entro il 2050. La legge sul clima concretizza in un atto giuridico il nostro impegno politico e ci pone in modo irreversibile sulla strada verso un futuro più sostenibile. Questo atto costituisce l’elemento centrale del Green New Deal europeo, e offre prevedibilità e trasparenza per l’industria e gli investitori europei. Imprime anche una chiara direzione alla nostra strategia per una crescita verde e garantisce una transizione graduale ed equa.”
Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha aggiunto: “Oggi passiamo dalle parole ai fatti, per mostrare ai nostri concittadini europei che siamo seriamente intenzionati ad azzerare le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050. La legge europea sul clima è anche un messaggio destinato ai nostri partner internazionali, per far saper loro che è arrivato il momento per tutti noi di puntare più in alto nel perseguire i nostri obiettivi comuni dell’accordo di Parigi. La legge sul clima ci consentirà di mantenere con rigore l’impegno e di restare sulla buona strada, chiamandoci a rispondere dei risultati”.
In concreto, con questa legge, la Commissione propone un obiettivo giuridicamente vincolante di azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050. Le istituzioni dell’UE e gli Stati membri saranno tenuti ad adottare insieme le misure necessarie al loro livello per raggiungere questo obiettivo, tenendo conto dei più recenti dati scientifici sui cambiamenti climatici e i relativi impatti. I progressi saranno verificati ogni cinque anni, in linea con il bilancio globale previsto dall’accordo di Parigi.