Nell’ambito del progetto Crescita Digitale in Comune che mira a creare condizioni operative favorevoli allo sviluppo del Piano Banda ultra larga nell’interazione tra il MISE, i soggetti attuatori individuati e i comuni, intervenendo su alcune aree organizzative e procedure particolarmente critiche, abbiamo intervistato il sindaco di Vetto Fabio Ruffini, uno tra i primi comuni ad aprire i cantieri per l’abilitazione alla banda ultra larga.
In base alle caratteristiche del suo territorio quali pensa possano essere i vantaggi, sia in ambito pubblico che privato, derivanti dall’utilizzo della banda ultra larga?
Io mi auguro, innanzitutto che questa nuova tecnologia possa essere di grande aiuto per le imprese operanti sul territorio, nonché motivo di insediamento di ulteriori attività produttive. È evidente che se non si ha una connessione di un determinato standard si limita la nascita di nuove opportunità e nuovi servizi. Io penso, quindi, che la posa della banda ultra larga abbia una grande valore soprattutto per il settore privato. Anche se, ovviamente, una connessione veloce è molto importante, altresì, per migliorare soprattutto la fase amministrativa di qualsiasi Ente pubblico.
La popolazione di Vetto è consapevole dell’importanza del progetto e della diffusione di questa nuova tecnologia? I cittadini, in soldoni, ne parlano?
Purtroppo no. E ritengo che questo sia un dato abbastanza negativo. Nonostante si cerchi di divulgare il più possibile un’informazione estesa sul progetto, l’argomento è ancora circoscritto agli addetti ai lavori, soprattutto a coloro che operano negli enti pubblici. Benché quei pochi che vengono a conoscenza dell’iniziativa sono, ovviamente, favorevoli e ben disposti.
Quale percorso è stato intrapreso dalla regione Emilia Romagna a sostegno dei comuni nell’attuazione del piano nazionale banda ultra larga?
È stata costituita dalla Regione una società ad hoc chiamata Lepida. La Regione sta facendo, a mio avviso, da questo punto di vista, un ottimo lavoro, supportando gli enti locali nell’intero percorso, operativo e amministrativo. Vi è, pertanto, grande soddisfazione per l’operato dell’Ente su questo tema. Nel caso specifico di Vetto è molto importante, inoltre, il sostegno dell’Unione dei comuni della montagna Reggiana nel seguire le attività e le procedure prescritte dal piano nazionale.