Gli italiani sono tra i più favorevoli nell’Unione europea alle ztl in città. E’ quanto emerge da un’indagine Ipsos per l’ong ambientalista Transport & Environment, in base a cui il 74% dei cittadini italiani e circa i due terzi degli europei supportano le zone a traffico limitato nei centri urbani, con il divieto di circolazione delle auto inquinanti.
Un risultato per certi versi inatteso. Gli italiani, però, dimostrano di sopportare bene i disagi causati dalle zone a traffico limitato visto che il 74% degli automobilisti del Bel Paese le sopporta senza problemi, così come i due terzi dei cittadini europei. Il popolo in cui le ZTL raccolgono i maggiori consensi sono gli ungheresi con il 77% davanti agli italiani mentre al terzo posto di questa speciale classifica ci sono gli abitanti del Regno Unito con il 73%. Le zone a traffico limitato, però, raccolgono consensi anche in altri Paesi Europei; in Polonia, ad esempio, sono il 66% i favorevoli, in Spagna il 65%, davanti a Svezia, Belgio, Francia e Germania.
Ad oggi sono 265 le zone urbane a basse emissioni in 12 Paesi dell’Ue, 250 delle quali riguardano automobili; le limitazioni, infatti, possono riguardare tutti i veicoli o soltanto alcune classi che non rientrano nel peso, nella data di omologazione o nella classe di emissioni prevista dall’apposito regolamento. Gli orari delle ZTL vengono stabiliti dall’amministrazione comunale vigente, in accordo con il regolamento emanato dalla regione e possono precludere ai veicoli a motore l’accesso ai centri storici o a particolari zone dei centri abitati, specialmente nei centri città. Sono 43 milioni, attualmente, i diesel che circolano in Europa, ma sono diverse le città che stanno cercando di porre un freno all’utilizzo delle auto a gasolio che perdono sempre più consensi: il 69% dei cittadini europei, infatti, ha etichettato come “non troppo probabile” il fatto che la prossima vettura acquistata sia diesel preferendo puntare su modelli a zero emissioni.