L’Unione europea ha appena adottato nuovi programmi nel quadro del Fondo fiduciario di emergenza per l’Africa, rispettando gli impegni presi dalla task force congiunta dell’Unione Africana, dell’Ue e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, per far fronte alla situazione dei migranti in Libia.
“L’Unione europea vuole sostenere i tanti migranti e rifugiati africani in difficoltà – ha detto il commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica – Con queste nuove misure vogliamo salvare e proteggere vite umane combattendo le cause profonde della migrazione, e offrendo sostegno alle persone per migliorarne la vita nei Paesi di provenienza e poter guardare al futuro con speranza. Il Fondo fiduciario di emergenza dell’Ue per l’Africa ci permette di far fronte rapidamente alle necessità di persone disperate e, insieme ai nostri partner, concentrarci sulla protezione dei migranti e dei rifugiati particolarmente vulnerabili sostenendone il rimpatrio e la reintegrazione.”
Il commissario per la Politica di vicinato e i negoziati di allargamento, Johannes Hahn, ha dichiarato: “Con i nuovi programmi manteniamo gli impegni presi nel quadro della task force congiunta e rafforziamo il grande sostegno che stiamo già offrendo alle persone bisognose in Libia. Stiamo lavorando attivamente per salvare vite, proteggere persone e offrire alternative umanitarie per lasciare il Paese e fare ritorno a casa. Stiamo anche lavorando ad un aspetto altrettanto importante, ovvero a nuove misure per aiutare gli enti locali libici a fornire migliori servizi sociali di base e a migliorare la governance locale sia per la popolazione autoctona che per i migranti”.
Come annunciato dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione Federica Mogherini alla riunione del gruppo di lavoro congiunto dello scorso dicembre, sono stati messi a disposizione 115 milioni di euro supplementari per aiutare i migranti in Libia. Questo programma verrà attuato in collaborazione con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), insieme ad una misura complementare del valore di 162 milioni di euro. Tra le varie iniziative del nuovo programma vi è la protezione e il rimpatrio dalla Libia verso i Paesi d’origine di 3.800 rifugiati, nonché una misura del valore di 20 milioni di euro destinata a migliorare l’assistenza ai migranti vulnerabili, compresi i giovani e le donne, nei Paesi di transito nella regione del Sahel e nel bacino del lago Ciad. Saranno infine realizzati programmi per l’accesso ai servizi sociali, assistenza sanitaria, istruzione, la sicurezza, alloggio, status sociale, assistenza legale o psicosociale.