Uscire dalla crisi indotta da Covid-19 richiede un grande sforzo che l’Unione europea sta avviando. L’ingente stanziamento di risorse per rimettere in moto l’economia è finalizzato, nelle intenzioni della Commissione di Bruxelles, a promuovere il Green Deal, ossia l’implementazione di un modello di sviluppo sostenibile. In tal contesto, l’efficientamento energetico degli edifici si conferma come capitolo fondamentale di questa titanica impresa. In particolare, il lancio della ‘renovation wave’ iniziative mira proprio a incentivare gli investimenti in questo settore, allo scopo di ridurre le emissioni e il costo delle bollette e, di conseguenza, migliorare la qualità della vita degli occupanti. Inoltre, l’iniziativa della Commissione punta a integrare gli obiettivi climatici, energetici e ambientali con la strategia industriale, il benessere dei consumatori e la giusta transizione energetica. Essa, infatti, si ricollegherà al lavoro in corso sulla finanza verde e sugli investimenti sostenibili e comprenderà azioni calibrate, affrontando le barriere individuate e i fattori di attrazione, con aree tematiche (edilizia sociale, scuole e ospedali). La consultazione delle parti interessate, pertanto, consentirà di mettere in evidenza le necessità di settori specifici che potrebbero essere inclusi come ulteriori aree di attenzione.
C’è da aggiungere che, nell’ambito del pacchetto di ripresa economica dalla crisi da Covid-19, l’ondata di rinnovamento rafforzerà anche un’importante opzione di investimento ad alta intensità di manodopera per la spesa pubblica, creando così nuovi posti di lavoro per le PMI e dirottando risorse verso l’economia locale. Una volta conclusa la consultazione, la ‘renovation wave’ iniziative sfocerà in una Comunicazione strategica, prevista per il prossimo mese di settembre, propedeutica all’adozione di un piano d’azione comprensivo di misure concrete in grado di rimuovere le barriere al cambiamento e innescare gradualmente almeno un raddoppio degli attuali tassi di rinnovamento degli edifici, riducendo così l’impronta di gas a effetto serra. A tal fine verranno esaminati gli strumenti legislativi e non legislativi e gli strumenti abilitanti, gli aspetti relativi al finanziamento, nonché i diversi livelli di azione (UE, nazionali e locali o regionali). L’iniziativa esaminerà anche come promuovere altre dimensioni complementari all’efficienza energetica, come lo sviluppo di fonti rinnovabili, le soluzioni di riscaldamento e raffreddamento, la resilienza ai cambiamenti climatici, le infrastrutture di mobilità elettronica e digitalizzazione. Un’ulteriore consultazione pubblica più specifica via web sarà, comunque, lanciata nei prossimi mesi per dare massimo impulso alle nuove policy energetiche