Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto in piazza Unità a Trieste la cerimonia di alzabandiera per il 62esimo anniversario del ritorno della città all’Italia. Il capo dello Stato è stato accolto da una folla festante di studenti, dal presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, dalle autorità locali, fra le quali il sindaco Roberto Di Piazza, dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e dalla fanfara della Brigata Julia. Dopo la cerimonia Mattarella è partito per Gorizia.
In piazza Unità erano presenti molti bambini entusiasti che hanno richiesto al Presidente Matarella di farsi autografare la bandiera tricolore. Il Presidente ha gradito tale richiesta firmandone numerose. In città Mattarella è rimasto mezz’ora in quanto doveva recarsi a Gorizia per deporre due corone di fiori, una al Monumento ai Caduti ed un’altra al Lapidario.
Mezz’ora dopo nuovo appuntamento, questa volta al Teatro Verdi di Gorizia dove è prevista la cerimonia ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica Slovena, della Presidente Serracchiani, del sindaco Ettore Romoli e del docente di scienze diplomatiche ed internazionali (con sede a Gorizia) Georg Meyr.
Due ore dopo, orientativamente alle 13, è previsto l’arrivo a Doberdò del Lago dove, nel parco comunale, i due Presidenti della Repubblica deporranno congiuntamente una corona in memoria dei soldati sloveni caduti nel corso del Primo conflitto mondiale in queste zone.
L’ultima visita di Mattarella a Trieste risale ad oltre un anno fa, il 24 maggio 2015, anche quella volta una visita lampo. Un’oretta di visita alle trincee della Prima guerra Mondiale nella zona di Sagrado. Quella volta un fuori programma, con il Presidente che decise all’ultimo minuto di andare anche a Duino per rendere omaggio a Corrado Belci, fondatore della rinomata Scuola Internazionale, nonché noto esponente della Dc.