Il progetto di ricerca sull’edilizia sostenibile Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme), teso a definire prestazioni e potenzialità del sistema costruttivo X-Lam (Cross Laminated Timber), dimostra che una costruzione di 7 piani e 24 metri d’altezza può resistere ai forti terremoti.
Nell’esperimento è stato simulato il terremoto che ha colpito la città giapponese di Kobe il 17 gennaio 1995, quando la terra ha tremato per 30 secondi a una magnitudo 7,2 sulla scala Richter. Oltre a causare ingenti danni a strade ed edifici, provocò anche la morte di quasi seimila persone. Da allora il governo giapponese ha rafforzato ulteriormente gli investimenti per la ricerca e la prevenzione antisismica.
Questa tecnica, nata in Germania e perfezionata in Italia, grazie alla collaborazione tra l’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ivalsa) e la Provincia Autonoma di Trento, a permesso la costruzione di un edificio realizzato con pannelli lamellari di legno massiccio di spessore tra i 5 e i 30 centimetri incollati a strati incrociati e posizionato su una piattaforma, che nel 2007 viene realizzata per produrre la stessa onda sismica che colpì Kobe, considerata la più distruttiva per le opere civili.
Mai prima di allora una struttura, interamente di legno di tali dimensioni, aveva resistito a una simile forza d’urto. Il palazzo, ha oscillato per qualche secondo, si è sollevato leggermente ed è subito tornato nella sua posizione iniziale, riportando danni minimi.