L’Autorità nazionale anticorruzione e il ministero dell’Interno hanno sottoscritto un accordo di collaborazione in tema di appalti per la fornitura di beni e servizi nei centri di primo soccorso e accoglienza dei migranti. In base all’intesa, l’Anac – riferisce in una nota – fornirà supporto tecnico-giuridico per l’elaborazione di bandi-tipo diversificati in base alle varie tipologie di ospitalità previste in Italia, con l’obiettivo di favorire attività gestionali standardizzate e più trasparenti. Differenti modalità di assistenza, dunque, per i richiedenti asilo e razionalizzazione della spesa. Sono questi gli obiettivi della direttiva firmata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha voluto ridefinire il modello vigente di accoglienza dei migranti, nell’ottica di ottimizzare i servizi e contenerne i costi.
Così una nota del Viminale, che spiega: “Il nuovo modello prevede una differenziazione di servizi offerti in relazione alle fasi dell’accoglienza dei migranti, nel rispetto delle norme internazionali ed europee, e assicura il risparmio di spesa pubblica, secondo le raccomandazioni formulate dalla Cortedei Conti nel marzo scorso al termine dell’indagine conoscitiva sul sistema di prima accoglienza”.
“La direttiva Salvini, in concreto- continua la nota- individua due livelli di prestazioni: a tutti i richiedenti asilo verranno assicurati i servizi assistenziali di prima accoglienza, mentre gli interventi per favorire l’inclusione sociale saranno riservati esclusivamente ai beneficiari di forme di protezione. Le singole prestazioni saranno rese con modalità diversificate e specificamente individuate, più coerenti con la tipologia di accoglienza. Per le piccole strutture costituite da singole unità abitative situate sullo stesso territorio o in ambiti contigui, al fine di conseguire economie di scala, saranno messi “in rete” specifici servizi quali, ad esempio, servizi amministrativi, mediazione linguistico-culturale, informazione normativa. In ogni caso saranno adeguatamente tutelati le categorie cosiddette “vulnerabili”.
“Particolare attenzione sarà riservata alla determinazione delle basi d’asta dei servizi, da individuare sulla scorta dei prezzi standard di riferimento stabiliti da centrali di committenza, ovvero indicati dall’ANAC nelle proprie delibere. Le nuove linee di intervento del Ministro Salvini saranno attuate con l’elaborazione, in raccordo con l’ANAC, di un nuovo capitolato per la fornitura di beni e servizi, comprensivo degli schemi di bandi tipo a cui dovranno attenersi i prefetti nella predisposizione delle gare di appalto di competenza. Per definire le modalità di tale vigilanza collaborativa tra Viminale e ANAC è stato sottoscritto dal Ministro Salvini e dal Presidente ANAC Cantone uno specifico protocollo di collaborazione”.
“Le linee di intervento delineate con la direttiva- ha detto il ministro Salvini- permetteranno di razionalizzare la spesa uniformandoci alla media dei Paesi europei”.
Non si tratta della prima collaborazione fra l’Autorità e il ministero. Già nel gennaio 2017, su richiesta dell’allora ministro pro tempore, l’Anac ha supportato il Viminale nella predisposizione di uno schema di capitolato per gli appalti dei centri d’accoglienza, poi confluito nel decreto ministeriale 7 marzo 2017 (cd. ‘decreto Minniti’). “Un uso corretto delle risorse non è interesse solo dei contribuenti ma dei migranti stessi, che sono le prime vittime di una gestione illecita e spregiudicata dei centri, come hanno dimostrato negli ultimi anni molteplici casi di cronaca e numerose inchieste giudiziarie”, afferma il presidente dell’Anac Raffaele Cantone. “Con questo accordo – continua Cantone – l’Autorità anticorruzione mette a disposizione il proprio know how per evitare che possano verificarsi nuovi odiosi episodi di malversazione”.