Il bonus premi di produttività 2018 è l’agevolazione fiscale che prevede una detassazione dei premi con un’aliquota al 10% e la possibilità per il dipendente di scegliere se riscuotere il riconoscimento in denaro, o utilizzare il relativo valore esentasse, in voucher da spendere per i servizi di welfare come, ad esempio, la retta dell’asilo, baby sitter, badante, nonchè di destinare il bonus alla previdenza integrativa o sanitaria complementare. Dopo la pubblicazione del Decreto interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività, il Ministero del Lavoro ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali.
Nel quadro nazionale d’insieme, alla data del 15 marzo 2018 sono state compilate 30.979 dichiarazioni di conformità, redatte secondo l’articolo 5 del DM 25 marzo 2016. I contratti attivi sono a oggi 9.389 dei quali: 7.790 riferiti a contratti aziendali e 1.599 a contratti territoriali. Dei rapporti in essere, 7.400 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività; 5.423 di redditività; 4.649 di qualità; 1.387 prevedono un piano di partecipazione; 3.870 comprendono misure di welfare aziendale.
Considerando la distribuzione geografica, per sede legale, delle aziende che hanno depositato le 30.979 dichiarazioni è stato rilevato che il 78% di esse è concentrato al Nord, il 16% al Centro il 6% al Sud. Un’analisi per settore di attività economica evidenzia, invece, come il 58% delle dichiarazioni si riferisca ai servizi, il 40% all’industria e il 2% all’agricoltura. Per le 9.389 dichiarazioni di conformità che si riferiscono ai contratti tuttora attivi, la distribuzione geografica, per sede legale, è così distribuita: 75% Nord, 17% Centro, 8% al Sud. Se osserviamo poi la dimensione aziendale, vediamo che il 51% delle dichiarazioni riguarda imprese con numero di dipendenti inferiore a 50, il 34% aziende con numero di dipendenti maggiore o uguale a 100, il 15% con numero di dipendenti compreso tra 50 e 99.
Sappiamo che con il Decreto interministeriale 12 settembre 2017, è possibile indicare, all’atto del deposito telematico dei contratti aziendali, la richiesta di decontribuzione per le misure di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti, innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto dai contratti nazionali di riferimento o dalle disposizioni vigenti. Vediamo così che a oggi sono state compilate 1.046 dichiarazioni di conformità. Di queste ultime 603 sono corrispondenti a depositi validi anche ai fini della detassazione e 443 corrispondenti a depositi validi per la decontribuzione. Risultano essere state accettate dall’Inps 312 richieste di sgravio contributivo, presentate da aziende la cui sede per il 69% è a Nord, per il 18% al Centro e per il 13% a Sud