Si tratta del primo di due incontri con i Comuni del milanese (32 quelli coinvolti iniziando dall’area ovest della provincia) promossi dalla Prefettura del capoluogo lombardo per offrire agli Enti locali modalità efficaci di supporto. L’obiettivo è quello di dare informazioni sui fondi regionali dedicati, sulle migliori pratiche replicabili attivando a tal fine una sorta di front office con le istituzioni coinvolte nella gestione dei beni confiscati, ovvero l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), la Procura della Repubblica ed il Palazzo di Giustizia.
All’incontro, presieduto dal Prefetto Renato Saccone, sono intervenuti la coordinatrice della direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica presso il tribunale di Milano Adriana Dolci, il dirigente della sede milanese dell’Anbsc Roberto Giarola, il presidente della Sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano Fabio Roia, il presidente uscente di Anci Lombardia e Sindaco di Lecco Virginio Brivio. Presente anche la Fondazione Cariplo, che sostiene i Comuni coinvolti nel mettere a punto progetti di utilizzo realizzabili e sostenibili.
A 29 dei 32 comuni coinvolti in questo primo incontro sono già stati destinati ad oggi complessivamente 154 beni confiscati alle mafie, mentre per Cisliano è in corso la procedura di destinazione del complesso “La Masseria”, dove si è svolto l’incontro.
La finalità complessiva del programma è quella di destinare entro il 2020 tutti i beni attualmente confiscati alle mafie in provincia di Milano, ha annunciato Saccone. In quest’ottica, il Prefetto ha assicurato supporto ai Comuni favorendo altresì il sostegno di altre fondazioni o istituti bancari del territorio, durante la fase progettuale.
A latere dell’incontro è stato, infine, presentato dalla Regione Lombardia il progetto di censimento geolocalizzato dei beni confiscati sul territorio.