Rimodulato il contributo ambientale per gli imballaggi

La ragione dell’aumento si basa sul grande incremento della raccolta differenziata pari a 155.000 tonnellate registrata nel 2017 (in tutto il triennio precedente 2014-16 era stata 144.000 tonnellate) che è continuata nel 2018 e che ha saturato la capacità nazionale di trattamento. La crescita quantitativa dell’offerta di rifiuti di imballaggio in vetro, non sempre di qualità, conferiti soprattutto dalle regioni del Sud insieme alla domanda cedente da parte degli impianti di trattamento hanno determinato una generale contrazione dei prezzi. L’effetto concomitante dei minori ricavi dalle aste e delle maggiori spese per i corrispettivi da versare ai Comuni ha fatto emergere l’esigenza di variare il contributo ambientale da 24 euro/ton a 27 euro/ton a partire dal 1° luglio 2019.

Tale variazione avrà effetto, con la stessa decorrenza, anche sul Contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) che passerà da 64,00 a 65,00 euro a tonnellata. Resteranno invece invariate le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni per i prodotti alimentari imballati (0,16%) e per i prodotti non alimentari imballati (0,08%).