Il Tribunale Ue ha respinto il ricorso della Germania contro la decisione della Commissione europea del 2014, che aveva qualificato come aiuti di Stato il sostegno alle imprese produttrici di elettricità a partire da fonti di energia rinnovabili e la riduzione di una sovrattassa per alcune imprese a forte consumo di energia elettrica.
La legge tedesca prevedeva un regime di sostegno a favore delle imprese produttrici di elettricità a partire da fonti rinnovabili e da gas da estrazioni minerarie (‘elettricità EEG’) e garantiva a questi produttori un prezzo superiore al prezzo di mercato. Per finanziare questo sostegno, la stessa legge prevedeva una ‘sovrattassa EEG’ a carico dei fornitori di energia, che alla fine gravava sulla bolletta dei consumatori.
Determinate imprese energivore però potevano beneficiare di un tetto massimo per questa tassa, per poter salvaguardare la loro competitività. La sentenza del Tribunale Ue ha confermato che questa riduzione della sovrattassa EEG ha dato alle imprese beneficiarie un vantaggio rispetto alle altre aziende europee, liberandole da un onere che di regola avrebbero dovuto sostenere. Il ricorso della Germania per l’annullamento del recupero di questi aiuti è stato quindi respinto.