Roma Capitale, rivoluzione salariale per i dipendenti comunali

Rivoluzione salariale per i lavoratori di Roma Capitale. L’ha varata il Campidoglio. “Un nuovo contratto per i dipendenti capitolini. Un nuovo inizio per l’amministrazione. Firmato accordo con sindacati. Lo ha annunciato il Sindaco Virginia Raggi, confermando che si risolverà così la querelle con il Mef sul salario accessorio, cioè la parte variabile legata alle prestazioni specifiche e al raggiungimento degli obiettivi aziendali. La riforma entrerà in vigore dal 1° luglio e, appunto, legherà la parte variabile del salario di impiegati, insegnanti e vigili urbani non più al raggiungimento di propri obiettivi, come aveva stabilito l’atto unilaterale introdotto dal Sindaco Ignazio Marino, ma ai risultati dei propri dipartimenti. Questo cambiamento potrebbe permettere ad alcuni di loro di acquisire fino a 100 euro mensili in più in busta paga, recuperando i livelli salariali precedenti alla stretta voluta dall’ex Sindaco sotto l’impulso del Mef. Un bonus ulteriore verrà previsto per chi darà la disponibilità a trasferirsi nelle sedi decentrate nei municipi, e, per i vigili, per chi preferirà la strada all’ufficio. Gli spazi finanziari per questa operazione, che valgono circa 30 milioni di euro, sono stati creati con la variazione al Bilancio di previsione 2017-2019 approvata dalla Giunta Raggi nell’aprile scorso. Esprimono soddisfazione anche i sindacati.

“Con la firma del nuovo contratto dei dipendenti capitolini superiamo la vergogna dell’atto unilaterale. Questo è un contratto firmato da tutte le sigle sindacali, che ridà dignità ai salari dei 23mila dipendenti capitolini”. Ha dichiarato Marco D’Emilia, della Funzione pubblica della Cgil Roma, commentando l’accordo raggiunto. “Sperando che così finisca anche la campagna strumentale che va avanti da qualche tempo contro di loro. Nei prossimi giorni informeremo i dipendenti rispetto ai termini del preaccordo, per avere la conferma del mandato finale”, ha aggiunto D’Emilia. Dalla prossima settimana è attesa la convocazione delle assemblee nelle quali i lavoratori discuteranno i nuovi dettagli delle loro retribuzioni.