I 4,2 milioni di euro del Fondo per la sicurezza urbana finanzieranno anche iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di droga in prossimità degli istituti scolastici. Di queste risorse potranno usufruire cento Comuni installando sistemi di videosorveglianza o lanciando campagne informative. I Comuni potranno inoltre utilizzare i finanziamenti per piani d’intensificazione dei servizi di controllo della Polizia locale. Le domande per usufruire delle risorse dovranno essere presentate dai Comuni, entro il 31 maggio, presso la prefettura di competenza che ne verificherà l’ammissibilità.
Il contributo, che si compone di una quota fissa di 20.000 euro uguale per tutti e di una quota variabile commisurata alla popolazione residente al 1° gennaio 2018, potrà essere destinato nel prossimo anno scolastico alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza (che non abbiamo già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi e di attrezzature , nonchè alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
“La droga è un’emergenza nazionale – ha detto il titolare dell’Interno, Matteo Salvini – sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente”. A proposito di Scuole Sicure, il Ministro ha precisato: “Confermiamo l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole. Siamo sempre più attenti alle esigenze del territorio. Con il Decreto sicurezza abbiamo dato più poteri e fondi ai Sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d’Italia e abbiamo dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, per la Province, per i paesi sotto i 20.000 abitanti. E oggi continuiamo in questa direzione. Dalle parole ai fatti”.