Serafina Quattrocchi (Mazzarino, 26 novembre 1901 – 12 febbraio 1985) è stata la prima donna Sindaco in Sicilia. Nel 1946 si candida con la Democrazia Cristiana alle prime elezioni amministrative del dopoguerra ed è la più votata. Il 9 aprile 1947 è eletta Sindaco di Mazzarino ed amministra il Comune fino al 1951. La sua elezione si deve alla convergenza sul suo nome dei voti dei consiglieri della Democrazia Cristiana e dei consiglieri di minoranza del Partito Comunista Italiano. Terminati gli studi elementari nella sua città, aveva frequentato l’Istituto Tecnico a indirizzo agrario a Terranova di Sicilia (attuale Gela), conseguendo il diploma nel 1919 con ottimi risultati. Si trasferì poi a Piazza Armerina per frequentare la Regia Scuola Normale, e nel 1921 conseguì l’abilitazione all’insegnamento elementare. Nel 1922 pubblicò un libretto dal titolo “La Società e i tempi moderni”, in cui affrontò i problemi delle relazioni tra “capitale e lavoro”. Durante la guerra conseguì infine la laurea in lettere presso l’Università di Messina.
Mazzarino in quegli anni era uno dei più importanti centri agricoli siciliani. Nel 1921 aveva infatti superato i venti mila abitanti, mostrando una notevole vitalità culturale in seno alle numerose organizzazioni sociali e politiche della città. Mazzarino era anche un centro caratterizzato dalla presenza di molte donne che nei primi decenni del ‘900 avevano acquisito ruoli e funzioni importanti come medici, farmacisti, notai e insegnanti. In questo ambiente era cresciuta Serafina Quattrocchi e qui aveva avuto l’occasione di intessere relazioni e rapporti culturali con figure importanti del cattolicesimo democratico italiano come Luigi Sturzo, il fratello Mario Sturzo, vescovo di Piazza Armerina, Salvatore Aldisio e Giuseppe Alessi.
La formazione politica di Serafina Quattrocchi ebbe inizio nelle associazioni cattoliche. Sin dal 1926 svolse vari ruoli come dirigente dell’Azione Cattolica e come membro provinciale dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc). Nella difficile situazione del dopoguerra con molta dignità e con spiccato senso pratico, Serafina Quattrocchi seppe coltivare efficacemente una rete di rapporti politici con la Provincia di Caltanissetta e con la nascente Regione Siciliana per avviare il rilancio economico, sociale e morale della sua città.
Nel 1951 ebbe modo di prendere la parola a Roma al Convegno nazionale delle amministratrici della Democrazia Cristiana e con legittimo orgoglio rivendicò di “aver ricostruito il Municipio distrutto dalla folla in tumulto, pavimentato le principali strade; di avere avviato la costruzione del nuovo ospedale, di due edifici scolastici per la scuola dell’obbligo, di case per i senza tetto, dell’acquedotto e della fognatura, delle colonie estive per i bambini…”. Grazie al suo impulso fu possibile predisporre una casa di accoglienza per i poveri, creando a Mazzarino l’istituto del Boccone del Povero.
Il 21 dicembre 1951 la Direzione Centrale della Democrazia Cristiana la chiamò a far parte della Consulta Nazionale per gli Enti Locali, organismo presso il quale operò sino al 1953. Il 2 Giugno 1954, il presidente della Repubblica le conferì il titolo di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, per l’attività svolta nel campo dell’assistenza sociale e in quello educativo e politico. Sempre nel 1954 fu nominata membro della Commissione regionale per gli Asili infantili. Nel 1961 fu eletta consigliere provinciale di Caltanissetta e Assessore alla Pubblica Istruzione per l’intera legislatura della stessa Provincia. Nella foto il Sindaco di Mazzarino, Serafina Quattrocchi, è ripresa alla sinistra di Alcide De Gasperi, durante una sua visita a Roma in Campidoglio.