Si è aperta la Settimana europea dello sport (23-30 settembre) l’iniziativa #BeActive della Commissione europea per favorire l’attività fisica in ogni città. Promuovere la buona salute per tutti e per qualsiasi fascia di età attraverso la cultura del movimento, secondo le abilità di ciascuno è il leitmotiv dell’iniziativa. E come nelle precedenti edizioni, sono migliaia le attività avviate in tutti i Paesi partecipanti tra cui, per la prima volta quest’anno, anche alcuni Stati dei Balcani occidentali e delle regioni del partenariato orientale.
Il 29 settembre si svolgerà contemporaneamente in tutta Europa la prima notte #BeActive, con moltissimi eventi dedicati al wellness. Il commissario europeo, Tibor Navracsics, presentando l’iniziativa ha detto: “Lo sport è divertimento, è fondamentale per il nostro benessere, è un aggregante e insegna a fare gruppo. La Settimana europea dello sport celebra e promuove tutti questi aspetti. L’edizione di quest’anno, si preannuncia la migliore e la più ricca di sempre e mi auguro che possa persuadere molte più persone a praticare sport in modo costante e duraturo”.
L’iniziativa è prevista dalla Commissione europea, sulla base del Piano di lavoro per lo sport 2017-2020 e della Raccomandazione Health-Enhancing Physical Activity. Per l’Italia la struttura di coordinamento degli eventi è l’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri.
E’ rilevante considerare che, talvolta, la scarsa attività fisica si lega all’insorgenza di alcuni tra i disturbi e le malattie oggi più frequenti: diabete di tipo 2, malattie cardiocircolatori (infarto, miocardico, ictus, insufficienza cardiaca), tumori. Stando ai dati Istat in Italia nel 2015, sono stimate in un dato superiore ai 20 milioni le persone di diverse età che dichiarano di praticare uno o più sport con continuità (24,4%) o saltuariamente (9,8%). Tra gli uomini il 29,5% pratica sport con continuità e l’11,7% saltuariamente. Per le donne le percentuali sono più basse, rispettivamente 19,6% e 8,1%. La pratica sportiva continuativa cresce nel tempo per entrambi i generi e in tutte le età: dal 15,9% del 1995 al 22,4% nel 2010 fino al 24,5% nel 2015. La pratica dello sport è massima tra i ragazzi di 11-14 anni (70,3%, di cui 61% in modo continuativo e 9,3% in modo saltuario) e tende a decrescere con l’età.
Tra gli sport più praticati sono da segnalare ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica (25,2% degli sportivi, pari a 5 milioni 97 mila persone), il calcio (23%, 4 milioni 642 mila persone) e gli sport acquatici (21,1%, 4 milioni 265 mila persone). Il nuoto è lo sport più diffuso tra i bambini fino a 10 anni (43,1%), il calcio tra gli under 35 (33,6%), ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica tra gli adulti fino a 59 anni e sopra i 60 anni (27,4%). La categoria delle escursioni e delle passeggiate di almeno di 2 km, rilevata in maniera esplicita per la prima volta nel 2015, è praticata da più di 1 milione 173 mila persone. Il 26,5% della popolazione non pratica uno sport ma svolge attività fisica, come fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, giardinaggio ecc. (15 milioni 640 mila persone). I sedentari, ossia coloro che dichiarano di non praticare alcuno sport o attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni (39,1% della popolazione) e aumentano con l’età fino ad arrivare a quasi la metà della popolazione over 65 anni.