Stretta sulla proliferazione di minimarket e attenzione alla qualità dei prodotti commercializzati nella Capitale, sono gli obiettivi del regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali arrivato all’esame dell’assemblea capitolina.
Per il centro storico, qualificato come Sito Unesco, si prevede per tre anni lo stop all’apertura per tutte le tipologie del settore alimentare. Il regolamento distingue fra periferia, ambito intermedio e cuore del Sito Unesco, prevedendo per gli esercenti misure via via più stringenti a seconda della zona d’interesse.
“Stop all’espansione incontrollata dei minimarket che hanno trasformato il volto della città – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico Adriano Meloni -. Non vogliamo negozi suk nel centro di Roma, non vogliamo vetrine di cattivo gusto con insegne luminose al led e merce esposta all’esterno” ma “laboratori artigianali e d’arte, librerie e cartolibrerie, atelier, negozi storici che esprimono l’eccellenza del made in Rome e che offrono prodotti di alta qualità e unici nel loro genere”.
In Aula anche rappresentanti degli abitanti del centro storico, alcuni dei quali non hanno nascosto critiche al regolamento. Per Paolo Gelsomini del coordinamento residenti città storica, “ci sono provvedimenti formalmente anche giusti ma poi serve un vero controllo”.