Gli Stati membri dovranno sviluppare piani nazionali integrati su energia e clima riferendo sui progressi compiuti sulla base di un modello comune. Dopo l’intesa raggiunta il 14 giugno sulla direttiva riferita alle energie rinnovabili, la Commissione, il Parlamento e il Consiglio europei hanno definito l’accordo politico anche sull’efficienza energetica con un obiettivo del 32,5% al 2030, con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023. La Commissione europea ha ora tutti i parametri di riferimento per poter preparare la strategia per il clima 2050, che verrà pubblicata a novembre.
“Questo nuovo obiettivo – si legge nel comunicato della Commissione – mostra l’elevato livello di ambizione dell’Ue e dimostra il notevole ritmo di cambiamento delle nuove tecnologie e riduzione dei costi attraverso economie di scala. Insieme con il 32% di energia rinnovabile concordato di recente per l’Ue al 2030, l’Europa sarà equipaggiata per completare la transizione verso l’energia pulita e raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi.”
L’intesa prevede un nuovo obiettivo di efficienza energetica per l’Ue al 2030 del 32,5%, con una clausola di revisione al rialzo entro il 2023; l’estensione dell’obbligo annuale di risparmio energetico oltre il 2020, che attirerà gli investimenti privati e sosterrà l’emergere di nuovi attori del mercato; risparmi energetici reali nel prossimo periodo 2021-2030 e oltre, provenienti da nuovi rinnovi dell’efficienza energetica o altre misure intraprese nel prossimo decennio; rafforzamento delle norme sulla misurazione individuale e sulla fatturazione dell’energia termica dando ai consumatori – soprattutto quelli in condomini con sistemi di riscaldamento collettivo – diritti più chiari a ricevere informazioni più frequenti e più utili sul loro consumo energetico, consentendo loro di meglio comprendere e controllare le bollette del riscaldamento; richiesta agli Stati membri di norme nazionali trasparenti e accessibili al pubblico in merito all’allocazione del costo del riscaldamento, del raffreddamento e del consumo di acqua calda in edifici multi-appartamento e multiuso con sistemi collettivi per tali servizi; affrontare le barriere esistenti sul mercato, sul comportamento e sulla regolamentazione al fine di aumentare la sicurezza di fornitura, la competitività delle industrie europee, la riduzione delle bollette energetiche dei consumatori e i costi sanitari per la società, affrontando in tal modo anche la povertà energetica e sfruttando gli impatti positivi sull’economia in termini di crescita e occupazione. A seguito di questo accordo politico, il testo della direttiva dovrà essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Una volta avallata da entrambi i colegislatori nei prossimi mesi, la direttiva aggiornata sull’efficienza energetica sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Gli Stati membri dovranno recepire i nuovi elementi della Direttiva nella legislazione nazionale 18 mesi dopo la sua entrata in vigore.