Quattordici città selezionate, di cui 4 capofila, fanno dell’Italia il primo Paese in Europa per centri coinvolti nei progetti approvati dal programma Ue di cooperazione territoriale Urbact. Udine, Napoli, Roma e Torino (tutte capofila del loro ‘network’), ma anche Perugia, Mantova, Rosignano Marittimo (Livorno), Cesena, Forlì, Isernia, Siracusa, Capizzi (Messina), Bari e Adelfia (Bari) fanno tutte parte di una delle 25 ‘reti di trasferimento’ approvate dal Comitato di controllo di Urbact.
Ogni network è formato da tre città ed è incentrato su un tema specifico, che va dall’innovazione nel settore pubblico al turismo culturale, dalle politiche agroalimentari territoriali alla tutela delle api nelle aree urbane. Nei prossimi sei mesi le reti riceveranno finanziamenti per sviluppare buone pratiche e trasferire conoscenze al loro interno ma anche altre città, con l’obiettivo di attrarre nuovi partner. Urbact è il principale programma europeo dedicato allo sviluppo urbano sostenibile. Per il periodo di programmazione 2014-2020 stanzia un totale di 96,3 milioni di euro per finanziare azioni di scambio tra le città dei 28 paesi membri dell’Unione Europea più Svizzera e Norvegia. Urbact è uno strumento della politica di coesione e finanzia la creazione di tre tipologie di reti, finalizzate rispettivamente alla creazione di piani d’azione locali (Action Planning Network), all’implementazione di strategie integrate urbane (Implementation Network) e al trasferimento di buone pratiche (Transfer Network).
Attraverso la partecipazione alle reti di città europee promosse dal programma, le città possono migliorare la capacità di disegnare e gestire politiche di sviluppo urbano sostenibile in maniera integrata e partecipata, coinvolgendo direttamente cittadini e stakeholder attivi sul territorio sulle tematiche progettuali.
Il programma Urbact, che ha coinvolto negli anni decine di comuni italiani, punta a favorire la condivisione di strategie e conoscenze per affrontare le sfide urbane più urgenti e sviluppare metodologie capaci di migliorare nel suo complesso la governance delle città.