Un bando è rivolto ai 58 Comuni che hanno già ottenuto il riconoscimento dei “distretti del commercio” da parte della Giunta regionale: finanzierà per 5 milioni di euro progetti per accrescere l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività dei centri urbani, valorizzando in tal senso le attività commerciali e contribuendo a combattere il fenomeno della desertificazione di alcuni quartieri delle città.
Un altro bando, per l’assegnazione di 5 milioni di euro, riguarda invece le imprese del commercio e della somministrazione, tra loro aggregate “Por Fesr 2014-2020. Asse 3 Azione 3.1.1 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale” Sub-azione B “Settore Commercio”. Approvazione “Bando per l’erogazione di contributi alle imprese aggregate del settore commercio”.
Il bando rivolto ai 58 Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento dei “Distretti del commercio” darà la possibilità di riqualificare immobili e spazi pubblici destinati, appunto alle attività commerciali favorendo misure di risparmio energetico, raccolta differenziata ed altre soluzioni sostenibili. “Potranno essere adottate misure urbanistiche, sempre in tema di commercio – ha sottolineato l’assessore regionale allo sviluppo economico – si potranno promuovere concorsi di idee per la riqualificazione e la rigenerazione urbana e si potranno realizzare appositi itinerari che siano attrattivi nel contesto territoriale inerente al Comune sempre in ambito commerciale. E’ prevista anche la figura del manager del distretto, figura vitale per la gestione e lo sviluppo dei distretti stessi.”
I progetti da presentare entro il 15 luglio 2019, dovranno prevedere in particolare interventi tesi a riqualificare gli immobili pubblici e gli spazi destinati al commercio, con grande attenzione al contesto ambientale e alle misure urbanistiche finalizzate a migliorare l’accessibilità, la fruibilità commerciale e turistica dei luoghi, sviluppando la mobilità sostenibile, promuovendo bandi e concorsi di idee sul tema della riqualificazione e della rigenerazione urbana, nonchè realizzando appositi itinerari di attrattività e miglioramento dei servizi legati all’accoglienza turistica.
Il bando che, invece, riguarda le imprese del commercio e della somministrazione rappresenta un esperimento antesignano, non solo in Veneto ma in tutta Italia, di finanziamenti destinati a valorizzare progetti esclusivamente di piccole e medie imprese del commercio e della somministrazione aggregate tra loro. Una sorta di sfida per far collaborare soggetti tradizionalmente portati ad operare in regime individuale e di concorrenza, in un’ottica di cambiamento che guardi all’attività di impresa, con l’obiettivo condiviso di aumentare la competitività e l’attrattività dell’intero sistema commerciale.
I progetti dovranno essere presentati dalle imprese (aggregate tra loro attraverso un accordo di partenariato), a partire dal 31 maggio e fino al prossimo 31 luglio: il termine del progetto è previsto per il 30 novembre 2020, il contributo concesso a fondo perduto sarà del 50 per cento dell’investimento.
In Veneto i distretti del commercio sono definiti, sul piano normativo, come ambiti territoriali di rilevanza comunale o intercomunale nei quali i cittadini e le imprese, liberamente aggregati, qualificano le attività commerciali come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio. La realizzazione di un sistema strutturato ed organizzato territorialmente, capace di polarizzare in primo luogo le attività commerciali, unitamente ad altri soggetti portatori di interesse, quali il Comune, le organizzazioni imprenditoriali, le imprese, le proprietà immobiliari e i consumatori, contribuisce al perseguimento di diverse finalità come ad esempio: rigenerare il tessuto urbano, rivitalizzandone la centralità, sviluppando idee a sostegno del commercio, anche attraverso idonee forme di attrattività del distretto; promuovere un’interazione tra i cittadini, imprese e pubblica amministrazione nelle scelte strategiche del distretto; svolgere un’azione di alto profilo qualitativo che si uniformi agli indirizzi già diffusi a livello europeo e nazionale nel solco delle smart cities; valorizzare la qualità del territorio con azioni innovative di politica attiva, adatte al contesto economico e sociale del territorio.